Ciao mister, ti capita mai di vedere i tuoi ragazzi che in campo si passano la palla senza generare un reale vantaggio?
Magari sono anche bravi a ricercare e trovare la collaborazione ma poi, per svariati motivi, l’azione finisce con un esito negativo o poco soddisfacente.
Dopo aver trattato il tema dei controlli orientati (clicca QUI per leggere l’articolo) oggi ti parlerò della trasmissione!
Come per tutti gli altri gesti tecnici, anch’essa necessita di uno scopo preciso per essere veramente funzionale al gioco: ecco che quindi tutto il lavoro analitico andrebbe accantonato per uno di stampo complesso e trasferibile.
Prima di illustrarti qualche proposta pratica è importante capire perché si passa la palla durante una partita.
Il passaggio, infatti, è una necessità e non un fine da perseguire ad ogni costo!
Se un giocatore ha spazio davanti a se potrebbe darsi che trasmettere la palla non sia la soluzione migliore (magari è meglio condurla), a meno che egli non voglia generare uno specifico beneficio.
Ergo: la palla si passa solo quando si ha un effettivo bisogno, altrimenti ci sono altre soluzioni migliori…
Tra i vari motivi che portano un giocatore a trasmettere il pallone si possono citare quelli di:
– ricercare un compagno meglio posizionato in campo;
– “far finire la palla” in una zona di campo migliore per lo sviluppo dell’azione;
– spostare e/o abbassare la squadra avversaria;
– superare uno o più diretti avversari per semplificare una situazione;
– altro (scrivilo tu nei commenti).
Oggi tratterò nello specifico quest’ultimo argomento che si riassume sotto la voce del “Key pass”.
Il passaggio chiave non è altro che un passaggio in grado di superare una linea di pressione: la sua utilità è enorme perché, quando riesce, può generare un vantaggio temporaneo frutto di una semplificazione del contesto.
Ogni volta che una linea di pressione viene superata, le opposizioni oltrepassate possono perdere la loro “forza disturbatrice” agevolando chi è in possesso del pallone.
Questo concetto – che può sembrare assai banale – risulta spesso di difficile comprensione per i giovani calciatori dell’attività di base, i quali soventemente si limitano a trasmettere il pallone sempre e solo in figura (oppure senza oltrepassare un avversario).
Ecco che far comprendere questo fin dalle prime categorie formative risulta necessario per lo sviluppo del calciatore moderno!
Fatta questa piccola introduzione è ora di vedere le proposte!
Qui sotto ho inserito un rondos direzionato ed una partita a tema che puoi inserire a partire dalla categoria primi calci.
#1: RONDOS DIREZIONATO 4 vs 2
Sotto sotto principio: superare uno o più avversari collaborando con un compagno partendo dalla costruzione.
Quattro giocatori rossi, posti ognuno in un lato del quadrato, hanno il compito di trasmettere all’interno di una delle due porte di relazione.
All’interno del quadrato ci sono due giocatori bianchi, ognuno zonato in uno dei due settori, i quali hanno il compito di recuperare palla e fare goal nella porta grande.
I difensori possono uscire in pressione solo nel proprio settore (senza invadere quello del compagno).
Perché i due settori all’interno del quadrato? Perché garantiscono sempre due diverse linee di pressione che possono essere superate.
#2: PARTITA A TEMA 3:3 + P
Sotto sotto principio: superare uno o più avversari collaborando con un compagno per finalizzare.
Regole:
– GIOCO CLASSICO -> ogni volta che un avversario viene superato con un passaggio, + 1;
– VARIANTE X -> ogni volta che viene effettuato un key pass, esso funge da moltiplicatore di punteggio in caso di gol (esempio: se segno dopo aver fatto tre passaggi chiave, il gol vale 3 punti).