Prima di partire per la mia avventura in Inghilterra in Italia ho conseguito la Laurea in Scienze Motorie e Uefa B, allenato in diverse societaโ dilettantistiche, partecipato per diversi anni ai Milan Camp ad allenato lโultimo anno prima appunto di partire presso la Milan Soccer School di Federico Giunti (Cittaโ di Castello (PG). Ho deciso di partire poi appunto per lโInghilterra (Londra) per dare โuna svoltaโ al mia passione-lavoro. Senza nulla di concreto al momento della partenza ho inziato una volta arrivato a Londra ad inviare C.V. sono stato contattato, โprovinatoโ come allenatore ad ho inizato a lavorare in una scuola calcio olandese nel sud di Londra e nel settore giovanile del Glebe F.C. sempre nel sud di Londra, nella parte finale dellโanno ho collaborato poi anche con unโ Arsenal Soccer School. Tutto questo mi ha permesso tra lโaltro di migliorare la mia conoscenza della lingua inglese. Alla fine dellโanno calcistico sono stato contattato da Filippo Giovagnoli che nel mentre aveva ottenuto la posizione di Direttore Tecnico presso Metropolitan Oval Academy (MetOval) di New York, il quale mi ha proposto di entrare a far parte dello staff allenatori, con molto piacere ho accettato e cosi eโ inizata la mia avventura calcistica negli Stati Uniti.
Quali sono, secondo te , le principali differenze, con pro e contro, tra i settori giovanili delle nazioni che hai visto e vissuto?
Mi concentrerei piuโ su i pro e contro dei settori giovanili Statuinitensi in quanto sono 5 anni che alleno qua e penso di conoscere meglio rispetto allโavventura Inglese che per la durata di un anno non mi permette magari di esprimere un giudizio accurato. Sicuramente la vastitaโ del territorio americano eโ la prima grande differenza che anche a livello calcistico si puoโ facilmente intuire rispetto allโItalia, un semplice esempio ci sono luoghi in cui ti puoi allenare tutto lโanno fuori senza problemi, poi ci sono luoghi dove questo non eโ possibile dando cosi non una vera uniformitaโ nella struttura della stagione. Questa vastitaโ puoโ essere sicuramente vista come un contro ma anche molte volte come un pro, che puoโ essere visto magari come la quantitaโ di spazi e quindi di strutture sportive incredibili dove i settori giovanili hanno la possibilitaโ di allenarsi e giocare. Sicuramente secondo me un grande pro eโ la diversitaโ culturale che possiamo trovare allโinterno di ogni squadra che eโ assolutamente un fattore di crescita davvero importante, sia per chi allena sia per gli stessi ragazzi. Un proโ sicuramente eโ quello che a livello giovanile il calcio americano eโ in pieno sviluppo e in una fase grande ascesa e questo da ad un allenatore che lavora qua grande stimolo e e motivazione. Allo stesso tempo un contro essendo in una fase di sviluppo possono essere presenti alcune situazioni che da noi sembrano ormai acquisite che qui invece ancora si fa difficoltaโ ad assimilare.
Qual’รจ il tuo sogno nel cassetto?
Diciamo che un piccolo sogno lโho giaโ realizzato facendo quello che amo come lavoro e giaโ per questo mi sento molto molto fortunato. Se poi devo sognare in grande, beh sicuramente un giorno far parte di un staff di una societaโ professionistica โimportanteโ sarebbe il coronamento di tanti sacrifici, comuque rimango con i piedi ben saldi a terra e poi vediamo se in futuro il mio sogno si completeraโ per intero.
Quale metodologia che ti piace e che ti ispiri nel realizzare i tuoi allenamenti?
La metodologia che seguo eโ quella che seguiamo tutti a MetOval, dove attraverso il nostro metodo cerchiamo di costruire giocatori pensanti che sia poi in grado di giocare ed adattarsi a tutti i modelli di gioco che troveranno nella loro carriera calcistica e che verrano loro proposti.
La nostra metodologia eโ scandita essenzialmente da 4 fasi:
Ball mastery (fino allโunder 9)
La finalitaโ principale eโ quella di creare un bambino che sappia โdominareโ il pallone, questo viene fatto attraverso lโutilizzo di giochi in cui il bambino possa divertirsi โduellandoโ, avendo sempre il pallone come principale mezzo e cosi facendo accrescendo le sue abilitaโ di domino.
Technical exellence ( U10-U11)
In questa fase chiamata di โeccellenza tecnicaโ vengono inserite esericitazioni di passaggio e ricezione, con le prime collaborazioni tecniche tenedo sempre presente ancora un lavoro di โball masteryโ giaโ consolidato nella prima fase. In questa fase avremo lโinserimento di esercitazioni situazionali piuโ complesse rispetto alla prima fase.
Individual tactics (U12-U14)
Chiaramente anche in questa fase la componente tecnica viene consolidata. Lโobiettivo principale in questa fase eโ sulla tattica individuale, sia offensiva che difensiva.
Si effettuano progressioni che porteranno alle prime collaborazioni tattiche a piccoli gruppi.
In questa fase diventa per noi fondamentale il saper riconoscere e gestire le situazioni di 2vs2 in fase di possesso e in fase di non possesso imporando a gestire marcatura e copertura.
Team tactical (U15-U19)
Qui si ha il passaggio dalle collaborazioni a piccoli gruppi alle collaborazioni di reparto, si introducono i principi di tattica di reparto e di squadra (delle 4 fasi di gioco), chiaro che anche in questo periodo non viene mai interrotto il miglioramento e il consolidamento tecnico e della tattica individuale.
Le 4 fasi non vengono assolutamente trattate a compartimenti stagni ma tra le varie fasi cโeโ un passaggio fluido e progressivo e flessibile, nel rispetto del livello individuale e del gruppo che abbiamo.
Ci fai un esempio di come strutturi un allenamento perchรฉ sia funzionale e completo?
Nella mia categoria ,U15 DA Academy, la singola struttura รจ cosi definita in 4 fasi:
Warm-up:
Lโobiettivo primario del warm-up รจ quello di preparare i ragazzi allโesercizio successivo, quindi vengono introdotte alcune parole chiave che poi verranno utilizzate successivamente durante la sessione. Vengono inseriti anche sotto principi tattici ed elementi tecnici che allo stesso modo saranno poi il fulcro della sessione dellโallenamento.
Orientation Phase:
In questa fase i giocatori vengono stimolati con domande guida che cercano di guidare i ragazzi alla scoperta della soluzione, lasciandoli sperimentare, sbagliare. In questo caso eโ importante avere piuโ ripetizioni possibili (esempio: nella costruzione dal basso faremo ricominciare sempre lโazione dal portiere cosi da avere piรน ripetizioni, limitare il tempo di possesso della squadra avversaria quando recupera palla etc).
Learning Phase:
In questa fase i giocatori vengono sempre stimolati con domande guida ma in questa fase lโallenatore puรฒ essere in alcuni casi piรน diretto nei suoi interventi. In questa fase molto importante il far riprodurre situazioni โpositiveโ quando queste vengono scoperte dai giocatori (checking for understanding). In questa fase lโesercitazione ha uno schema maggiormente โgame likeโ, quindi non ci sarร come prima un ricominciare sempre dal portiere (se esempio lavoriamo sulla costruzione dal basso) ma ci sarร una โfluiditaโ tipica dell partitaโ.
Implementation Phase:
In questa ultima fase si va riprodurre nella totalitร la partita, per poter far sperimentare quello che รจ stato fatto durante la seduta, chiaro che il coaching sarร rivolta a quella fase tecnico-tattica che รจ stata trattata durante la seduta.
Molte volte un problema in Italia รจ che manca metodo e legame tra una squadra e lโaltra nello stesso settore giovanile, si sente spesso la frase โognuno guarda il suo orticelloโ allโinterno della stessa societร . Che impatto ha li ha New York la vistra societร calcistica su vuoi allenatori? Riesce a creare un percorso di crescita nei ragazzi completo e comune anno dopo anno?
Oltre a come spiegato prima sulla nostra metodologia, posso aggiungere un aspetto interessante: far capire come cerchiamo di dare non solo continuitร metodologica durante le varie fasi ma cerchiamo di dare anche una continuitร di coaching points, abbiamo quindi sviluppato โun linguaggioโ usato da tutti gli allenatori che rende tutto piรน fluido nel passaggio tra le varie fasi di sviluppo.
Poi chiaro ogni allenatore allโinterno del proprio gruppo ha la possibilitร di โmuoversiโ a secondo della sua personalitร e a seconda di quelli che sono i suoi punti di forza restando sempre allโinterno di quelli che sono per noi i principi cardine nello sviluppo del ragazzo.
Da noi sappiamo bene che lโidea di โFormativoโ moltissime volte รจ trasformata in โPrestativoโ , per ridurre i tempi e raggiungere presunti risultati immediati. Qual’รจ la tua idea di โformativoโ?
Io penso che chi lavora nel Settore Giovanile debba avere sempre ben impressa la parola โformativoโ, in quanto nel Settore Giovanile si deve formare, cioรจ dare al ragazzo durante tutte le sue fasi della crescita calcistica tutti gli strumenti, le conoscenze e le abilitร che gli permetteranno poi una volta arrivato nel โcalcio dei grandiโ di essere โprestativoโ.
Per far si che sia โprestativoโ al momento opportuno รจ importante che durante la fave โformativaโ lโallenatore, il formatore sia paziente e sia in grado di accettare lโerrore che porta poi al miglioramento alla scoperta.
Quali pensi siano i tuoi punti di forza e quali invece vorresti migliorare?
Penso che la passione con cui vado in campo ogni giorno conni miei ragazzi sia sicuramente il mio punto di forza e penso che riesco a trasmettere tutto questo anche a loro e nei lavori che facciamo in campo e come sempre spero, si certamente di lasciare contenuti tecnico tattici in loro ma spero sempre di lasciare ad ognuno di loro anche una parte della passione con cui vivo il mio lavoro e questo sport.
Punti da migliorare sono sempre tanti e ogni giorno si scopre che si puรฒ far meglio in qualcosa, in oltre un consiglio per chi voglia fare questo lavoro, รจ mettersi sempre in discussione e essere sempre pronto al confronto che porta ad un miglioramento.
In chiusura ti vogliamo chiedere, per poterlo confrontare al nostro, quale รจ il percorso per diventare allenatore in America (patentini riconosciuti, qualifiche, esperienze) e se ci sono differenze di gestione dei settori giovanili da parte della federazione?
Come giaโ detto nella mia breve presentazione io sono arrivato qua con giaโ avendo la Licenza UEFA B che ti permette di iscriverti al corso USSF B che eโ necessario e richiesto in maniera obbligatoria per poter allenare nel livello DA (Development Academy) che eโ il livello piuโ alto del calcio giovanile negli Stati Uniti a cui partecipano anche tutte le Academy delle squadre MLS (come i nostri campionati Nazionali in Italia), una volta conseguita la Licenza B si ha la possibilitaโ di fare richiesta per il corso USSF A ( che io ho concluso lo scorso Ottobre). USSF A si divide in Youth e Senior, in seguito poi si a USSF Pro.
La Federazione Americana (USSF) segue solo i campionati Academy DA, tutte gli altri club che non sono DA partecipano a campionati seguiti da altre โFederazioniโ.
Grazie mille Giuseppe a te e a Metropolitan Oval Academy New Yorkper il tempo e la disponibilitร che ci avete concesso. Ci piacerebbe chiudessi lโintervista come preferisci tu, con un saluto, un punto di vista, uno spunto:
Sono io che vi ringrazio per la possibilitร che mi avete dato, di parlare della mia esperienza qua negli Stati Uniti che mi sta migliorando molto sotto lโaspetto professionale e crescere anche sotto quello umano. Ho la fortuna di lavorare con allenatori davvero preparati provenienti da Olanda, Irlanda, Spagna il che mi da sempre la possibilitร di confrontarmi e crescere, poi chiaro non dimentico anche la parte Italia composta dal nostro Direttore Tecnico Filippo Giovagnoli preparatore dei Portieri Sebastiano Mana e il responsabile del progetto della realtร virtuale Stefano Gandini.
Vorrei concludere dicendo che molte volte si pensa agli Stati Uniti come la sola patria del Basket, Baseball o America Football, invece vorrei che questa mia intervista magari porti curiositร , interesse nellโandare a scoprire che gli Stati Uniti sono anche Calcio e forse qualcuno rimarrร anche sorpreso dalla qualitร che si pรฒโ trovare nel calcio dโoltre oceano.
E come dicono qua…See you soon and Thank you!!!!!!